La tradizione della poesia estemporanea ha nell’incontro che da sempre si tiene a Bacugno in agosto uno dei momenti più significativi. Si raccolgono a Bacugno, infatti, poeti provenienti da molte regioni del centro Italia. La poesia improvvisata in ottava rima ha origine, ritengono alcuni studiosi, in seguito alla diffusione della letteratura classica (Virgilio, Dante, Tasso) nei formati tascabili in edizione economica. È, come noto, la poesia dei pastori e dei contadini, coi quali questa pratica inizia e si diffonde fino ad arrivare, con la transumanza e le migrazioni, nelle grandi città come Roma.
Durante l’esibizione viene assegnato ai poeti un tema su cui improvvisare una composizione in endecasillabi, generalmente nella forma dell’ottava classica (sei versi a rima alternata più gli ultimi due a rima baciata), ma anche in terzine o quartine. Nel corso della serata si ha poi l’occasione di assistere anche a improvvisazioni libere dai temi ed a momenti in cui il contrasto tra i poeti si fa acceso e sferzante. L’incontro di Bacugno ha, nelle intenzioni di chi lo organizza, l’intenzione di costituire un punto di raccordo e riferimento per gli ultimi esponenti di questa preziosa tradizione plurisecolare.